
Il mondo delle emozioni è molto ampio e complesso.
La quotidianità dei nostri giorni è costellata di momenti ed esperienze emotive: se ne vivono circa 500 al giorno e ne siamo coscienti solo una piccola parte. Hanno, tuttavia, un ruolo fondamentale nelle nostre attività sociali e personali, infatti, le nostre emozioni guidano le nostre scelte, come ad esempio la scelta di un partener, abbiamo tutti un “tipo” nella nostra testa, ma cosa veramente ci fa innamorare di quella persona? Ciò che proviamo emotivamente quando siamo con lei/lui. Oppure una scelta lavorativa, emozioni come il senso si sicurezza e di fiducia che rivolgiamo e riceviamo in un ambiente di lavoro rende l’esperienza gratificante e adatta a noi e cosi via...
Inoltre, non poco importante, è la componente fisiologica delle emozioni, ovvero le reazioni che sentiamo nel nostro corpo dopo aver provato un’emozione come le farfalle sullo stomaco, un nodo alla gola, latte alle ginocchia, un macigno sul petto e così via…
Il calore corporeo, sudorazione, battito cardiaco fanno parte, in buona misura delle nostre emozioni.
Le emozioni sono esperienze leggere e/o intense che diventano occasione di entrare in contatto con le persone che ci circondano e con noi stessi.
SITUAZIONI CRITICHE
FUGA DALLE EMOZIONI NEGATIVE
Le cosiddette emozioni negative ovvero tristezza-rabbia-paura sono ritenute ostacoli al nostro benessere. Di fronte alla rabbia siamo stati rimproverati come maleducati, di fronte alla tristezza siamo stati giudicati deboli, di fronte alla paura siamo stati giudicati fifoni e cosi via…
Quindi molto spesso le persone tendono a reprimerle, ad evitarle perché inadatte e sbagliate.
Ci sono due rischi a riguardo:
- Soppressione: Sopprimiamo costantemente un’attivazione emotiva di fronte ad una situazione stressante che non riusciamo ad affrontare. La rabbia di fronte ad un nostro amico per paura di offenderlo o peggio ancora, di perderlo. Questa rabbia è sempre presente e si manifesta successivamente in aggressività violenta. Quante volte si è perso le staffe?
- Evitamento: Evitiamo in maniera costante un’attivazione emotiva di fronte ad una situazione stressante che non riusciamo ad affrontare. A differenza della soppressione, qui l’emozione non viene propriamente vissuta, appunto viene evitata sia a livello mentale, sia al livello comportamentale. La cosiddetta frase “Va tutto bene, non è successo niente”. Si evita di pensare al perché e si evitano persone legate alla situazione.
In entrambi i casi, il rischio è notevole poiché le emozioni soppresse ed evitate ci sono ancora, non si manifestano ma ci sono. La persona proverà sfiducia nel provare e mostrare le emozioni in generale non solo quelle negative, ma tutte. Si tratta di strategie rigide, fisse che a lungo andare hanno ripercussioni sul nostro benessere psicologico al livello relazionale e sociale.
Noi siamo emozioni, senza di esse cosa siamo?
RIMUGINO, RIMUGINO E RIMUGINO
“Non sai cosa stai provando…ma stai provando qualcosa”
Qui abbiamo a che fare con tutte le emozioni, o meglio situazioni in cui proviamo in certo che di incompletezza, incertezza, quando le cose potevano andare diversamente e ci fermiamo a pensare in maniera ossessiva come poteva andare meglio, cosa avrei potuto fare, cosa non avrei dovuto fare, cosa avrei dovuto fare e cosi via…
Non si sta evitando, anzi si pensando, pensando e pensando in maniera ripetitiva all’attivazione emotiva di una particolare situazione e l’attenzione è rivolta alle cause e alle conseguenze. La criticità e il rischio della situazione sta nel rimanere bloccati in uno stato emotivo fatto di pesantezza, angoscia e autocritica. Questa fissità blocca il cambiamento, blocca la presa di posizione, blocca l’operatività e si rimane amareggiati con il problema ancora presente.
OBIETTIVI E SOLUZIONI TERAPEUTICI
- Strategie di regolazione emotiva
Tramite un percorso terapeutico andremo a definire quelle che sono le strategie adatte e favorevoli ad una buona regolazione emotiva che ci permettono di vivere a pieno le nostre emozioni e come relazionarci ad esse sia nei nostri confronti che nel mondo esterno in modo da preservare il nostro benessere e la nostra qualità di vita.
- Capacità di riconoscere proprie e altrui emozioni
Una maggior conoscenza di cosa sono le emozioni ed il loro ruolo fa si che possiamo riconoscerle. In questo modo ne siamo consapevoli e agiamo di conseguenza.
- Autogestione
La consapevolezza di ciò che proviamo favorisce la capacità di adattarci in maniera efficace ai vari contesti sociali a cui si può partecipare.
- Gestione relazioni
Più siamo padroni delle nostre emozioni, più siamo padroni di ciò che ci circonda. Siamo esseri sociali e le relazioni sono il nostro pane quotidiano. Avere buoni rapporti favorisce la nostra autostima ed autoefficacia.