
Il capolavoro di Opzetech racconta di una grande storia d’amore, una di quelle che si leggono nei romanzi rosa e si vedono nelle fiction italiane, ovvero un amore epico, un amore impossibile, un amore perverso che quasi non sembra lecito che possa esistere, che possa essere perfino possibile.
Di quale storia d’amore stiamo parlando?
Stiamo parlando della storia d’amore dell’amore, sembra un gioco di parole che non ci dice nulla eppure ciò che mi ha trasmesso l’opera cinematografica, è stato proprio questo. Tutta la storia, tutta la trama è fatta si, di persone e fatti, ma tutto riporta all’amore. In caso di non presa visione, di seguito troverete la trama.
Trama
Antonia e Massimo vivono una vita più o meno "perfetta" in una villa nella periferia residenziale di Roma. Massimo, a causa di un incidente stradale, muore.
Antonia scopre, grazie a una dedica scritta dietro a un quadro dal titolo 'La fata ignorante', che il marito aveva un’altra relazione. Attraverso la ricevuta di consegna del quadro la donna risale all'indirizzo della rivale. Antonia rimane esterrefatta quando scopre che l'altra è un uomo, di nome Michele.
Antonia e Michele corrono offese, accuse, liti furiose. Michele si lascia andare a nuovi rapporti, Antonia fatica a seguirlo, si avvicinano, sembrano scoprire intimità, ridono e piangono. Tra loro sembra esserci un’intesa, un legame, forse il fantasma di Massimo? Oppure scoprono davvero di provare sentimenti l’uno per l’altro
Questo lo lascio a voi lettori e spettatori avere una propria visione critica del finale.
Il sottotitolo dell’articolo “dal film (2001) alla serie tv (2022)”indica la mia volontà di fare una riflessione, più o meno analitica, sull’evoluzione storico-culturale della tematica LGBTQ+ presente in entrambe le opere cinematografiche.
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Si tratta infatti di una evoluzione temporale importante. Ben 21 anni! E ho riscontrato come sia nel film che nella serie tv siano presenti ben specifici elementi come spunto di riflessione, che di seguito ho il piacere di presentarvi.
Stile cinematografico
E’ quasi mai per certo che negli ultimi anni stanno andando molto in voga le serie tv. Quindi un elemento rappresentativo del nostro periodo storico è proprio questo. La serie tv dell’anno 2022.
Situazioni a rischio LGBTQ+
Nel filmè presente un personaggio avente HIV, una, aimè, tipica malattia sessualmente trasmissibile molto presente in quegli anni. Possiamo vedere la rappresentazione di essa tramite le vicissitudini che il personaggio vive, vicissitudini fatte di sofferenza, frustrazione e anche rassegnazione a volte. Tuttavia, una adeguata presa di cura e un adeguato trattamento riportano il personaggio a vivere la malattia con maggior serenità. Anche qui troviamo l’amore, il personaggio pur di tenere con sé l’amore della sua vita, si è preso la sua malattia. Soltanto riuscendo a lasciar andare questo amore perduto, è riuscito a gestire la sua malattia seguendo adeguatamente le cure.
Nellaserie tv non è presente questo personaggio. Vengono rappresentate altre situazioni a rischio, non che siano più importanti ma semplicemente maggiormente rilevanti in questo periodo storico, ovvero aggressioni verbali e fisiche per orientamento e genere. La paura della vittima di denunciare l’accaduto, la titubanza nel confidarsi con i suoi amici e una frase che mi fa gelare il sangue nella modalità con cui è stata detta “primo o poi ci passiamo tutti”.Questo rimanda alla DDL ZAN, ovvero quella legge che mirava a prevenire e a contrastare la discriminazione e la violenza per motivi come l’orientamento sessuale, identità di genere e disabilità.
Un’altra situazione a rischio è rappresentata da un personaggio transessuale che si ricongiunge alla sua famiglia. A rischio non è il ragazzo transessuale quanto piuttosto ciò che egli stesso e la famiglia abbiano potuto vivere. Vivere nell’oblio, nell’oscurità non oscurità del mostro cattivo, ma un’oscurità fatta di non sapere, di non conoscere e questo per un genitore è fortemente terrificante tanto da mettere un muro con il proprio figlio e addirittura rifiutarlo e per un figlio non sentirsi capito, accettato, non sapere come mai ciò che lui è così ripudiante per i propri genitori. La scena dove mamma e figlia si ricongiungono con un abbraccio, rappresenta la loro sofferenza ma anche il loro coraggio di riguardarsi negli occhi e vedere, appunto, anche qui lo ritroviamo, l’amore.
Sessualità fluida
Nella serie tvè possibile vedere il poliamore, ovvero amare più di una persona, un amore che non va per scompartimento, un amore che va in arricchimento. Un amore diverso per ogni persona che incontro perché ogni persona è diversa. Che poi la relazione vera e propria che ci sia, ovvero frequentazione e attività sessuale, non è detto, quanto piuttosto la consapevolezza che ci possa essere, che possa essere possibile. All’interno della serie una coppia affronterà questa sfida. Un’altra sfida dell’amore.
Matrimonio civile
Nella serie tv è possibile vedere una coppia maschile omosessuale che decide di sposarsi. Il matrimonio che rappresenta in antonomasia l’amore.
Gruppo di personaggi
Nel filme nella serie tvil gruppo di personaggi si diversifica per la presenza nel primo, di un ragazzo con HIV e per la presenza nel secondo, di una coppia femminile omosessuale. Questo mi fa pensare a come al giorno d’oggi non esiste la parolina gay che rappresenta solo l’uomo, piuttosto gay può essere una donna. Quindi come anche in questa tematica la donna prende un poco il sopravvento. Nella parola gay ci sono anche le donne!
In conclusione, posso dire che sono tutte mie riflessioni personali, riflessioni che anche da Psicologa dello sviluppo mi fanno crescere. Ritengo l’importanza di questa opera cinematografica per il valore dato alla diversità e all’amore. Due parole che vanno sempre bene insieme o separate. Un amore diverso, un amare diversamente, un amore, una diversità.